DISABILITA’, APRE A MILANO NUOVA SEDE DE L’ARTE NEL CUORE ONLUS IL PROGETTO FINANZIATO DALLA FONDAZIONE CARIPLO

Tiziano + Isabel

Venerdì 29 settembre alle ore 17,00 a Milano, presso la sala CAM GABELLE, Via San Marco, 45, si terrà la presentazione della nuova sede de L’Arte nel Cuore, unica accademia al mondo di spettacolo per ragazzi disabili e normodotati.

  A 13 anni dall’apertura di quella romana, infatti, grazie al sostegno della Fondazione Cariplo nell’ambito del progetto Il talento oltre le barriere, la Onlus, diretta da Daniela Alleruzzo, sbarcherà nel capoluogo lombardo ospitata negli spazi del Cam Gabelle (via San Marco, 45).

Nella nuova sede dal mese di ottobre saranno operativi i corsi di recitazione, danza e canto tenuti da docenti professionisti.

ʺSiamo molto felici di questo nuovo traguardo – dichiara la presidente dell’associazione – perché finalmente, grazie anche alla sinergia con il Comune di Milano, del presidente del I municipio, Fabio Arrigoni, alla preziosa collaborazione dell’assessore alla cultura Luca Foschi e del consigliere del I municipio Filippo Daniele Jarach, anche ai ragazzi del nord Italia sarà data la possibilità di formarsi in maniera seria nelle discipline dello spettacolo, creando per loro concrete opportunità di lavoro in questo ambito”.

Alla presentazione parteciperanno, tra gli altri: Fabio Arrigoni, presidente del I municipio con la delega ai servizi sociali, Luca Foschi, assessore alla cultura del I municipio, Filippo Daniele Jarach consigliere del I Municipio, Daniela Alleruzzo, presidente de L’Arte nel Cuore Onlus e Alex Pacifico, lifestyle blogger, talent scout e “ambasciatore” dell’associazione.

L’Arte nel Cuore nasce nel 2005 da un’idea di Daniela Alleruzzo e grazie al prezioso sostegno di alcuni importanti partner garantisce ai suoi 150 allievi, oltre 20 corsi, tra recitazione, musica, danza, canto, trucco e parrucco, dj, sceneggiatura, dance ability, offrendo una concreta possibilità di inserimento professionale, come dimostrano le 12 scritture per la fiction Una grande famiglia 3 (Rai 1). Alcuni allievi, inoltre, hanno partecipato a diverse produzioni cinematografiche, tra cui: Brutti e Cattivi” di Cosimo Gomez, “La verità sta in cielo” di Roberto Faenza, The Young Pope” di Paolo Sorrentino, in onda  su Sky Atlantic, perché, come recita il motto dell’Accademia, dove c’è talento non esistono barriere.

Ha ideato e realizzato Four Energy Heroes, il primo fumetto al mondo con protagonisti supereroi disabili, distribuito ogni martedì in allegato al Corriere dello Sport, sull’inserto Unicusano Focus.

Dal 21 marzo al 2 aprile 2017 alcuni allievi dell’accademia hanno debuttato alla Sala Umberto di Roma nello spettacolo di Gur Koren, Il segreto del teatro, per la regia di Lorenzo Gioielli (regia associata Virginia Franchi).

Inoltre, ha ottenuto il riconoscimento dalla Regione Lazio come Ente di Formazione Superiore con determina n.G04536 del 04/05/2016.

Attualmente sta lavorando ad un importante progetto cinematografico.

ʺSogno di una notte di mezza estateʺ è il titolo dell’ultimo spettacolo rappresentato a giugno al teatro Brancaccio di Roma, diretto da Marta Iacopini. E’ uscito a settembre, nelle sale italiane, la commedia di Cosimo Gomez, Brutti e Cattivi, che vede la partecipazione di alcuni attori dell’Accademia.

 

“Life, animated”: film, ragazzo autistico parla grazie agli eroi Disney

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Dopo il bestseller scritto dal padre, arriva nelle sale italiane il film girato dal regista premio Oscar Roger Ross. Owen conosce tutti i film della Disney e, assumendo le voci dei suoi eroi, riesce a suo modo a comunicare con il mondo
 

Owen combatte il suo autismo con i film della Disney: è con questi che riesce a rompere il suo isolamento e a mettersi in contatto col mondo, esprimendosi attraverso la voce dei suoi eroi. La sua storia, è stata raccontata nel besteseller “Life, Animated: a story of sidekicks, heroes, and autism”, scritto dal padre Ron Susskind, vincitore del premio Pulitzer®. E adesso arriva anche nelle sale italane, a partire dal 2 febbraio prossimo, distribuito da I Wonder Pictures, Unipol Biografilm Collection e Fil Rouge Media. Il titolo è “Life, animated”, il regista è il premio Oscar® Roger Ross Williams. La trama è la storia vera del precorso di Owen, che a 3 anni ha iniziato a mostrare i primi sintomi del proprio autismo e presto, attraverso il cinema e la fantasia, ha trovato una strada per affrontarlo.“Owen – racconta il padre – era rimasto in silenzio per anni, era considerato uno scarto della società e ritenuto inguaribile, mi dicevano ‘Non farti illusioni. Potrebbe non parlare mai più. Probabilmente dovrai ricoverarlo’. E tutto a un tratto ecco che riemerge, come dice lui ‘una comparsa’ che ha trovato il suo eroe interiore. La domanda – si chiede Ron Suskind – è: un libro come quello che abbiamo scritto e ora un film, ci avrebbero aiutato 15 anni fa, quando a Owen fu diagnosticato l’autismo? Quando avevamo solo paura, eravamo confusi ed era un vero inferno, non sapendo quello a cui stavamo assistendo né cosa fare. Naturalmente la risposta è sì”.Il documentario, presentato a gennaio al Sundance Film Festival, è stato acclamato in tutti i festival in cui è stato presentato. ‘Life Animated’ è già uscito nelle sale statunitensi. “Con Life, animated”, ho voluto raccontare una storia incredibile, ma anche creare uno spazio che offrisse una visuale dentro la mente di Owen Suskind e le altre persone che convivono con l’autismo – ha spiegato il regista – Owen è una persona unica per molte ragioni, prime fra tutte la sua apertura emotiva e la sua scrupolosa onestà. La sua visione del mondo è straordinaria perché è sgombra dalle molte convenzioni sociali il cui scopo primario è limitare il comportamento e frenare la spontaneità. E questo per me è un concetto fresco e nuovo. Ciò che Owen ha fatto semplicemente vivendo la sua vita immerso in miti e favole è stato trovare un modo per dissezionare il mondo, e nel farlo è arrivato a una comprensione incredibilmente saggia della condizione umana. Quello che Owen trae da queste storie classiche è una comprensione del mondo che è profonda e completa quanto stimolante e istruttiva. È stato importante per me entrare nella testa di Owen e raccontare la sua storia dal suo stesso punto di vista. Troppo spesso il mondo guarda in cagnesco le persone che escono fuori dai confini delle convenzioni della società. Questo film parla proprio del guardare a uno di questi outsider fin nel minimo dettaglio, ma dall’interno e guardando verso fuori, al mondo”.
Fonte:Redattore Sociale

Access Emotion e Rewalk Roma, l’emozione di tornare in piedi dopo 13 anni

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Ciò che conta è tutto dentro di noi; da fuori nessuno ci può aiutare. Non essere in guerra con se stessi, vivere d’amore e d’accordo con se stessi: allora tutto diventa possibile. Non solo camminare su una fune, ma anche volare. HERMAN HESSE

Antonio Spica nasce a Carini (PA) nel ‘77, cresce a Montelepre (PA) vive in Sicilia fino all’età di 27 anni fino a quando un incidente in moto lo costringe a perdere l’uso delle gambe a causa di una lesione midollare.

Vivendo questa nuova realtà impara a riscoprire ogni giorno sensazioni fisiche generalmente date per scontate, entrando in ascolto di emozioni profonde. La ricerca di una nuova consapevolezza di sé lo porta verso il cammino di Santiago, percorrendo 880 km in solitaria, esperienza profonda che gli farà fondare in seguito la Access Emotion, con l’obiettivo di dar voce ed espressione alla volontà di movimento delle persone con disabilità, di superare le barriere nonché le resistenze mentali, sprone verso chi vive delle difficoltà, affinché non smetta, di inseguire i propri sogni, l’importante è non perdere mai il desiderio, la voglia di crederci.

Antonio non ha mai smesso di credere che ci possa essere la possibilità di tornare a camminare anche grazie ad un ausilio tecnologico. Grazie al progetto del Centro ReWalk Roma ha realizzato questo sogno, indossando un esoscheletro robotico che permette a persone con lesioni spinali di alzarsi in piedi e camminare di nuovo.  Questo sistema non è un sostitutivo della carrozzina, ma una riabilitazione degli arti inferiori, un modo diverso di fare ginnastica integrata allo sport, e perché no, provare in queste sezioni di addestramento l’emozione di rialzarsi in piedi e fare due passi.

“Ho provato una grossa emozione quando è venuto il momento di alzarmi in piedi, mi mancava quasi l’aria, è stata una sensazione unica. Rivedermi in postura eretta mi ha fatto sorridere, non mi ricordavo così alto” racconta Antonio.

Questo progetto nasce dall’iniziativa comune dell’Università degli Studi di Roma “Foro Italico” e della Fondazione Ania ed è in fase di sviluppo presso il Centro ReWalk Roma. E’ rivolto principalmente alle persone con lesione spinale derivante da incidente stradale, permette di poter usufruire gratuitamente per tre anni, di un percorso di addestramento all’utilizzo dell’esoscheletro robotico ReWalk e di poter beneficiare dei miglioramenti fisici e psicologici che ne derivano.

Per informazioni contattaci o visita il sito http://www.centrorewalk.it , nella sezione Contatti hai l’opportunità di compilare un modulo con i tuoi dati per essere richiamato da un operatore senza alcun impegno.

I Fori Imperiali diventano accessibili

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Vedi l’intervista completa sul sito della RAI

Il 2 Dicembre 2015 si è inaugurato al Foro Romano il primo circuito di Senza barriere, il piano di accessibilità che la Soprintendenza ha progettato sin dal 2005 per i suoi siti e per i suoi musei archeologici di Roma: si tratta di un lungo percorso che conduce dall’arco di Tito alla Curia, attraversando il cuore monumentale di quella che era l’area pubblica della capitale di uno sterminato impero dell’antichità.

Secondo il Ministro per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo Dario Franceschini: «Alla vigilia della Giornata mondiale della disabilità e a pochi giorni dall’inizio del Giubileo straordinario della Misericordia è davvero un onore partecipare alla presentazione dei nuovi percorsi di accessibilità del Foro Romano. Finalmente un patrimonio universalmente riconosciuto della Roma millenaria diventa fruibile per tutti. L’impegno del Governo –conclude Franceschini– è quello di rendere più accessibili i luoghi della cultura, abbattendo barriere architettoniche e facilitando i percorsi, affinché la cultura sia anche strumento di integrazione».

«Portare avanti un piano per l’accessibilità –spiega il Soprintendente Francesco Prosperetti– è un obbligo morale ma anche un intervento di valorizzazione, che va intesa soprattutto in termini di qualità dei servizi e come miglioramento della vita quotidiana di tutti. La realizzazione di un primo circuito di accessibilità all’interno del Foro Romano è motivo di orgoglio perché in un’area archeologicamente e architettonicamente così complessa non è facile realizzare dei percorsi di questo tipo. Questo risultato lo dobbiamo alla capacità di Maria Grazia Filetici, Tiziana Ceccarini e del loro gruppo di lavoro».

Il piano Senza barriere è funzionale a una valorizzazione dei siti e dei musei della Soprintendenza, in questi giorni infatti anche a Ostia Antica è stato aperto un percorso accessibile che amplia i tracciati già esistenti.
Il nuovo percorso si articola per una lunghezza di 1,5 chilometri, tocca alcuni dei maggiori monumenti del Foro, è stato realizzato con tecniche e materiali compatibili a un sito archeologico ed è completamente reversibile.
La sua apertura al pubblico avviene il 3 dicembre, Giornata internazionale delle persone con disabilità, il cui tema di quest’anno è Questioni di inclusione: accesso ed empowerment per persone con tutte le abilità.

SISTEMA RETE BLU – PROGETTO ASSISTENZA PASSEGGERI CON MOBILITà RIDOTTA

Nato da un’iniziativa di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) volta a rispondere agli impegni derivanti dall’attuazione del Reg. (CE) 1371/2007, e affiancato nel 2011 da Trenitalia, il “Sistema Rete Blu” è un progetto che assiste i passeggeri a ridotta mobilità. La gestione è affidata alle Sale Blu, punti di accoglienza presenti nelle 14 principali stazioni nazionali per un servizio garantito in 270 scali. Attenzione e professionalità sono alla base di “Sistema Rete Blu” la cui efficienza è garantita dalla cooperazione tra RFI, da una parte, e referenti di associazioni di categoria delle persone con disabilità, le federazioni nazionali FAND (Federazione Associazioni Nazionali Disabili) e FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) dall’altra. Assistenti ed operatori seguono appositi corsi di formazione tenuti da tutor specializzati. Il servizio è articolato in due fasi: RFI gestisce la parte a terra, mentre Trenitalia si occupa della vendita dei biglietti e dell’assistenza a bordo del mezzo di locomozione Svariate le modalità che puoi scegliere per richiedere di usufruire del servizio di assistenza ai passeggeri a ridotta mobilità:

  • Puoi recarti direttamente alla Sala Blu a te più vicina e parlare con un operatore
  • Puoi telefonare al numero verde 800 906060 oppure al numero unico nazionale di RFI 199 303060
  • Puoi anche inviare una e-mail a uno dei 14 punti Sala Blu indicare la data di andata e ritorno, il treno che si desidera prendere o le fasce orarie preferite, le stazioni di partenza, di arrivo e/o di coincidenza, il tipo di assistenza (con o senza carrello elevatore, con sedia a rotelle messa a disposizione da RFI e il proprio numero di telefono dal quale si verrà ricontattati per organizzare il viaggio.

Ricorda di specificare se hai bisogno dell’assistenza anche a bordo del treno Foto Antonio Spica Presidente associazione Access EmotionE’ stato realizzato uno spot video per promuovere questa fondamentale attività presso una più ampia fascia d’utenza. Fra gli attori anche il presidente dell’associazione Access Emotion, Antonio Spica, che si è prestato come testimonial per RFI. Benché sia sottovalutato da alcuni viaggiatori, il treno è un mezzo di trasporto molto importante di cui oggi possono usufruire agevolmente anche i disabili. Per maggiori informazioni visita la sezione Accessibilità stazioni sul sito RFI: http://www.rfi.it Federica Carbonin